Club dei 15

Nato nel 2003 raggruppa le Associazioni territoriali delle 15 province italiane con più alto tasso di industrializzazione che  hanno ritenuto opportuno mettere in comune problemi ed esperienze che contraddistinguono le aree a forte vocazione manifatturiera e valutare la fattibilità di realizzare sinergie per rafforzare i servizi rivolti alle aziende associate e valorizzare la rappresentatività dei territori industriali sia all’esterno che in seno al sistema confederale.

Confindustria Ancona è uno dei soci fondatori.

Il tavolo informale è diventato permanente perché è emerso con chiarezza che, al di là di alcune specificità territoriali e di alcune specializzazioni settoriali e distrettuali, la gran parte dei problemi dei sistemi industriali sono comuni. 

In tutti questi territori sono le attività manifatturiere a determinare l’andamento economico, a dare un contributo determinante al processo di creazione della ricchezza dei territori, a garantire eccellenti risultati occupazionali e ottime performance sui mercati esteri, ad assicurare elevati livelli di benessere e di qualità della vita. 

D’altro canto i fabbisogni che possono garantire il mantenimento di alti tassi di crescita nel contesto di una marcata vocazione industriale sono elevati: il territorio deve essere consapevole della centralità dell’industria, il lavoro deve essere sempre più qualificato, tutte le infrastrutture – e non solo quelle per la mobilità – devono essere adeguate ad una domanda intensa e crescente. 

Inizialmente sono state coinvolte 15 province (Biella, Novara, Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Varese, Belluno, Treviso, Vicenza, Pordenone, Modena, Reggio Emilia, Prato e Ancona), da qui il nome del Club; successivamente gli standard previsti sono stati raggiunti anche dalle associazioni di Mantova e di Monza Brianza.

Criteri per far parte del Club dei 15

  • alto reddito (20 mila € per abitante – primo quartile per l’Italia);
  • contributo dell’industria (comprese costruzioni) al valore aggiunto superiore al 35% – la UE 25 ha una media del 29% (Italia 28%) ed individua la soglia dei territori industriali al 30%;quota dell’occupazione industriale superiore al 40% – la UE 25 ha una media del 27% (Italia 31%).