L’incontro organizzato ieri dalla Regione presso UNIVPM ha offerto l’occasione per approfondire contenuti, vantaggi e prospettive della misura, sottolineandone l’importanza per il tessuto produttivo regionale.
Con l’entrata in vigore della Legge n. 171 del 18 novembre 2025, anche le Marche — insieme all’Umbria — sono entrate ufficialmente nella Zona Economica Speciale Unica (ZES Unica). Si tratta di un passaggio strategico che inserisce il territorio in un quadro pensato per attrarre investimenti, semplificare le procedure e aumentare la competitività delle imprese.
La ZES Unica introduce un cambio di paradigma nella gestione degli insediamenti produttivi, grazie a un modello di semplificazione che consente di ridurre in modo significativo i tempi autorizzativi. In condizioni ordinarie, la realizzazione di un opificio in un’area non urbanisticamente compatibile richiede anni per ottenere la variante al Piano Urbanistico. Con l’Autorizzazione Unica, che produce essa stessa variante, questi tempi si accorciano drasticamente, rendendo più rapide e certe le procedure di insediamento e ampliamento produttivo.
I numeri registrati finora nelle regioni in cui la ZES Unica è già operativa confermano l’efficacia del modello: oltre 920 Autorizzazioni Uniche rilasciate, circa 30 miliardi di investimenti attivati e 41.000 nuovi posti di lavoro. Risultati che indicano chiaramente quanto la semplificazione possa incidere sulla crescita industriale e che possono ragionevolmente essere replicati anche nelle Marche.
È importante precisare che tutti i Comuni marchigiani rientrano nella ZES Unica, senza distinzioni geografiche o amministrative. L’unica limitazione riguarda l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti, definito da una Carta degli aiuti del 2021, precedente alla qualificazione ZES del territorio. La semplificazione, invece, vale per tutti e rappresenta oggi il principale fattore abilitante per lo sviluppo produttivo regionale.
Sportello Unico Digitale ZES: un iter in soli trenta giorni
Uno dei principali vantaggi immediatamente disponibili per Marche e Umbria è l’accesso allo Sportello Unico Digitale SUD ZES, attraverso cui è possibile ottenere l’Autorizzazione Unica seguendo un processo completamente telematico e fortemente accelerato.
La procedura prevede:
- l’avvio del procedimento entro tre giorni lavorativi dalla presentazione dell’istanza;
- l’attivazione immediata della conferenza di servizi semplificata;
- la conclusione dell’iter autorizzativo in circa trenta giorni.
Il provvedimento rilasciato tramite lo Sportello:
- sostituisce fino a 35 diversi titoli abilitativi;
- può valere come variante urbanistica;
- attribuisce all’intervento caratteri di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità.
Ai fini dell’applicazione dell’Autorizzazione Unica, tali attività devono rientrare nei settori individuati come prioritari per la promozione e il rafforzamento, in attesa dell’aggiornamento del Piano Strategico della ZES Unica, che potrà includere ulteriori filiere ritenute strategiche per la Regione Marche.
Riepilogo principali ambiti d’intervento della ZES
La ZES Unica si basa su tre assi fondamentali: semplificazione amministrativa, incentivi all’occupazione e agevolazioni economiche per gli investimenti.
1. Semplificazione amministrativa
Rappresenta la componente più immediata e trasversale, grazie allo Sportello Unico Digitale ZES e al rilascio dell’Autorizzazione Unica.
2. Incentivi per l’occupazione
Sono previsti interventi su tutto il territorio regionale a sostegno delle assunzioni, con misure di decontribuzione e bonus orientati in particolare a giovani, donne e PMI. Le misure finalizzate alla riduzione del costo del lavoro e le agevolazioni alle assunzioni non sono al momento operative. A tal riguardo, si auspica un provvedimento normativo ad hoc che estenda detti incentivi, attualmente previsti per le sole Regioni del Sud Italia, anche a Marche e Umbria.
3. Agevolazioni fiscali agli investimenti
Nelle aree delle Marche ammesse alla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022–2027, il credito d’imposta ZES è riconosciuto per investimenti effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025, con aliquote pari a:
- 35% per le piccole imprese,
- 25% per le medie,
- 15% per le grandi.
Sono ammissibili gli acquisti di macchinari, impianti, attrezzature e beni strumentali necessari alle attività produttive. Per accedere al beneficio è necessario inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 2 dicembre.
Le risorse già stanziate ammontano a 110 milioni di euro. Dal 2026, inoltre, Marche e Umbria entreranno stabilmente nel riparto nazionale dei 2,3 miliardi destinati annualmente alle aree ZES.
Nei prossimi 60 giorni saranno adottate le linee guida strategiche regionali, che indirizzeranno imprese e filiere nell’utilizzo ottimale delle nuove opportunità.
È inoltre prevista l’istituzione di Zone Franche Doganali Intercluse, che potranno costituire un ulteriore attrattore per investimenti logistici e produttivi, soprattutto nelle aree portuali e retroportuali.
Parallelamente, la Regione Marche sta dialogando con Governo e Unione Europea per l’aggiornamento della Carta degli aiuti a finalità regionale, con l’obiettivo di ampliare le aree beneficiarie e massimizzare l’impatto della ZES in vista della programmazione europea 2028–2034.
Confindustria Ancona continuerà a seguire da vicino l’evoluzione della misura e a supportare le imprese nell’accesso a queste opportunità, con l’obiettivo di trasformare la ZES in un motore reale di sviluppo per l’economia marchigiana.
Per maggiori informazioni contattare Francesco Angeletti
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