Approvato il DDL delega in Consiglio dei Ministri La delega al Governo punta a un quadro normativo unico, più semplice e omogeneo sul territorio nazionale
Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di Disegno di legge delega per l’adozione del nuovo Codice dell’Edilizia e delle Costruzioni, avviando ufficialmente il percorso di riforma organica della normativa edilizia nazionale.
Il provvedimento affida al Governo la delega ad adottare, entro dodici mesi, uno o più decreti legislativi finalizzati a semplificare, riordinare e razionalizzare l’attuale quadro normativo, oggi frammentato tra Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001) e altre disposizioni settoriali. La riforma si pone in continuità con le recenti misure di semplificazione introdotte dal decreto “Salva Casa”.
Tra gli obiettivi principali del nuovo Codice figurano:
- la riduzione della complessità amministrativa e degli oneri per cittadini e imprese;
- la certezza dei procedimenti e dei tempi di rilascio dei titoli edilizi;
- il rafforzamento della digitalizzazione e dell’interoperabilità tra le amministrazioni;
- la semplificazione dei regimi autorizzativi (CILA, SCIA, permesso di costruire);
- una più chiara disciplina dello stato legittimo degli immobili;
- il coordinamento con le normative su sicurezza delle costruzioni, tutela sismica, efficienza energetica, beni culturali e paesaggistici.
Particolare rilievo assume anche la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) in materia edilizia, al fine di garantire standard minimi uniformi su tutto il territorio nazionale e una più chiara ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni.
Per il sistema produttivo e per il settore delle costruzioni, la riforma rappresenta un passaggio strategico verso un quadro normativo più chiaro, stabile e favorevole agli investimenti, con effetti attesi in termini di maggiore efficienza, rigenerazione urbana e competitività delle imprese.
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