Pubblichiamo alcune informazioni e aggiornamenti normativi in materia ambientale che riceviamo dal network nazionale di Confindustria con l’obiettivo di fornire agli associati un’informazione chiara e tempestiva sulle novità di interesse.
Regolamento sulla Deforestazione (EUDR)
Lo scorso 23 settembre, la Commissaria Jessika Roswall ha annunciato in una conferenza stampa la proposta di un ulteriore rinvio dell’entrata in vigore del Regolamento deforestazione (EUDR), già posticipata in precedenza.
Il rinvio è dovuto alla necessità di completare e rendere pienamente operativo il sistema informatico destinato a supportare la tracciabilità e la gestione dei rischi lungo la catena di fornitura. La Commissione ha spiegato che questo slittamento permetterà un periodo di transizione di 12 mesi, così da garantire un’implementazione adeguata ed efficace. La nuova proposta dovrebbe quindi dare, alle grandi imprese, tempo fino al 30 dicembre 2026 per adeguarsi, mentre le piccole e le microimprese potranno farlo entro il 30 giugno 2027.
Inoltre, sembrerebbe che il rinvio dovrebbe avvenire, come del resto nel precedente caso, con una ulteriore proposta da parte della CE di Regolamento che modifichi solo l’entrata in vigore dell’EUDR.
Sarà nostra premura tenervi informati su futuri sviluppi.
Revisione Direttiva quadro sui rifiuti
La Direttiva (UE) 2025/1892 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 settembre 2025, che modifica la Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’UE lo scorso 26 settembre.
La Direttiva rafforza le misure dell’UE in materia di prevenzione degli sprechi alimentari e introduce la responsabilità estesa del produttore per i tessili e le calzature.
Per quanto riguarda gli sprechi alimentari, gli Stati membri dovranno predisporre programmi di prevenzione entro il 2027 e nominare un’autorità di coordinamento competente. Sono fissati obiettivi vincolanti di riduzione per il 2030: diminuzione del 10% dei rifiuti derivanti dalla trasformazione e dalla produzione, e riduzione del 30% pro capite lungo i settori della distribuzione, vendita al dettaglio, ristorazione, catering e famiglie. I progressi dovranno essere monitorati secondo una metodologia armonizzata a livello UE, con azioni di supporto quali campagne di sensibilizzazione, pratiche più eque nelle filiere, schemi di donazione alimentare e tecnologie innovative, come packaging migliorato e indicatori di shelf-life. La Commissione riesaminerà gli obiettivi nel 2027 e potrà proporne di nuovi oltre il 2030.
Per tessili e calzature, la Direttiva istituisce la responsabilità estesa del produttore. I produttori saranno tenuti a finanziare raccolta, selezione, riutilizzo, riciclo, campagne di sensibilizzazione e ricerca sul design sostenibile. Entro il 2028 gli Stati membri dovranno istituire sistemi nazionali di raccolta che diano priorità al riutilizzo e al riciclo. Ogni Stato membro dovrà istituire un registro dei produttori, comprendente sia gli operatori nazionali che i venditori online.
Il calendario di attuazione è graduale: entro giugno 2027 gli Stati membri dovranno recepire la direttiva nel diritto nazionale; entro aprile 2027 i programmi per la prevenzione degli sprechi alimentari dovranno essere comunicati alla Commissione; entro aprile 2028 i regimi di responsabilità estesa dei produttori nel settore tessile dovranno essere operativi; ed entro aprile 2029 gli obblighi si estenderanno anche alle microimprese. Entro dicembre 2029 la Commissione valuterà l’efficacia di tali misure e potrà proporre ulteriori obiettivi in materia di prevenzione dei rifiuti e riciclo.
La presente Direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Direttiva sul Monitoraggio del suolo
Il 29 settembre, il Consiglio ha approvato ufficialmente la Direttiva UE sul Monitoraggio del Suolo (2023/0232(COD), il primo quadro a livello dell’Unione volto a valutare e monitorare lo stato dei suoli, con l’obiettivo generale di raggiungere suoli sani in tutta Europa entro il 2050. La direttiva mira a rafforzare la resilienza del suolo, bonificare i siti contaminati e limitare il consumo di suolo, con particolare attenzione alla sigillatura del suolo e alla rimozione del suolo durante le attività di costruzione.
In base alle nuove norme, gli Stati membri istituiranno sistemi di monitoraggio basati su una metodologia comune a livello UE, fornendo rapporti periodici sullo stato di salute del suolo, sul consumo di suolo e sulla contaminazione. La direttiva introduce inoltre descrittori comuni del suolo con classi di salute collegate a valori obiettivo dell’UE e a valori soglia nazionali. Queste misure aiuteranno i Paesi a identificare le priorità e ad attuare gradualmente azioni per migliorare la salute dei suoli. A tal fine, la Commissione svilupperà strumenti e metodologie comuni e faciliterà lo scambio di buone pratiche.
Il processo di adozione in seno al Consiglio è ora concluso. Il voto in plenaria del Parlamento europeo è previsto per il 20 ottobre p.v., dopo il quale gli Stati membri avranno tre anni di tempo per recepire le norme nel diritto nazionale.
Per maggiori informazioni contattare Valentina Giammichele
Tel. 071 29048256 – cell 335 1027976 | email v.giammichele@confindustria.an.it