Il Presidente Bonomi è stato di recente audito, in rappresentanza di Confindustria, dalle Commissioni congiunte Bilancio del Senato e della Camera, in merito al Disegno di Legge di Bilancio 2024.
L’audizione è stata l’occasione per rimarcare criticità e lacune del provvedimento, in particolare sul versante degli investimenti e, più in generale, sul versante di una strategia per la crescita e la competitività.
Risultano carenti gli interventi dal lato dell’offerta, necessari a sostenere la competitività delle imprese nel quadro dei nuovi paradigmi europei: dal Piano Industria 5.0, alle misure di sostegno alla struttura finanziaria e alla patrimonializzazione delle imprese (che rischia, invece, di subire un vulnus per effetto dell’abrogazione dell’ACE prospettata in uno dei decreti attuativi della delega fiscale).
Un’occasione mancata è anche l’assenza di un intervento di definitiva soppressione di plastic e sugar tax, soltanto rinviate di 6 mesi. Sempre sul piano fiscale, da un canto, si segnalano le previsioni a sostegno del reddito dei lavoratori, positive, pur nel loro carattere temporaneo limitato al solo 2024; dall’altro, la LdB adotta una serie di misure, settoriali o generali, volte a recuperare maggior gettito.
Generano, da ultimo, preoccupazioni le modalità con cui viene introdotto l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei danni catastrofali. Pur cogliendo un’esigenza importante, infatti, la declinazione della misura fa emergere, tra le altre cose, numerose incertezze interpretative ed applicative.
I testi allegati forniscono un maggior dettaglio delle misure discusse e della posizione espressa da Confindustria.
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