Il trasporto pubblico nella Vallesina nasce dalle aziende Crognaletti e S.A.C.S.A che hanno fatto la storia di questo servizio a Jesi e nella vallata.
La storia delle “Autolinee Crognaletti” iniziò il 14 ottobre 1914 quando Arnaldo Crognaletti acquistò la DIAT, un’auto francese da 10 posti e avviò l’attività di trasporto giornaliero, collegando Serra de’ Conti- Montecarotto-stazione di Montecarotto-Jesi.
Ma già nel 1880 Antonio Crognaletti, padre di Arnaldo, effettuava quella che veniva chiamata “la messaggeria”, ossia il trasporto di persone ed effetti postali con la diligenza, prestando un servizio giornaliero tra Montecarotto-Poggio San Marcello- Castelplanio e la stazione ferroviaria e, per tre volte la settimana, da Montecarotto a Jesi.
Importanti investimenti su nuovi mezzi portarono negli anni a garantire nuovi servizi e raggiungere destinazioni sempre più distanti anche oltre il territorio nazionale attraversando le guerre che portarono a interruzioni dell’attività che però con passione e caparbietà riprese sempre.
Antonio Crognaletti, Arnaldo, Antonio Brenno, Paolo poi il fratello Franco e ora la nuova generazione da oltre cento anni sono le generazioni che si sono succedute alla guida di questa realtà del trasporto pubblico.
Da cento anni presenti sul territorio marchigiano, in mezzo alla gente, vivendo i cambiamenti nei modi di fare, nelle abitudini e nei comportamenti.
La “corriera” è stata per tantissimi anni l’ unico mezzo di trasporto per tantissima gente, prima che la diffusione delle auto private cambiasse completamente il nostro modo di vivere e di “pensare” .
Nel 1910 circolavano in Italia 7.061 autovetture, oggi superiamo i 30 milioni, con tutti i problemi ambientali che tale incremento ha determinato e determina.
Negli anni più recenti gli autobus delle Autolinee Crognaletti sono stati anche un vettore per promuovere l’ immagine di Jesi con grafiche stilizzate dei monumenti più significativi e degli sport che hanno reso la città famosa nel mondo.
Una storia che attraversa tre secoli e l’impegno di chiunque generazioni rappresenta un vanto ma sopratutto un percorso che indica la strada del futuro.