Introdotto un sistema di quote e dazi al 50% in caso di esaurimento
La Commissione europea, dando seguito agli impegni stabiliti nel Piano d’azione sull’acciaio e i metalli (Steel and Metals Action Plan), ha presentato una proposta che ha l’obiettivo di fissare una base legislativa permanente per tutelare l’industria siderurgica europea dagli effetti dell’eccesso di capacità produttiva globale.
La misura è stata concepita per sostituire l’attuale salvaguardia sull’acciaio (Reg. 2019/159) in scadenza alla fine di giugno 2026, garantendo continuità nella protezione del settore.
In estrema sintesi, le principali novità della proposta sono le seguenti:
- sistema di quote annuali con importazioni libere da dazio fino al livello di quota e applicazione di un dazio fuori quota al 50%(raddoppiato rispetto all’attuale 25% previsto dalla salvaguardia). L’Allegato I della proposta individua, attraverso specifici codici doganali, le 28 categorie di prodotti per le quali è previsto un contingente tariffario (beni dei capitoli 72 e 73 della Nomenclatura Combinata) mentre l’Allegato II definisce, per ciascuna categoria di prodotti, il relativo contingente tariffario, espresso in tonnellate;
- volume totale delle importazioni esenti da dazi limitato a 18,3 milioni di tonnellate annue(riduzione del 47% rispetto ai contingenti siderurgici del 2024);
- rafforzamento della tracciabilità della supply chain, con introduzione dell’obbligo di certificare il “country of melt and pour” (paese di fusione e colata) dell’acciaio utilizzato per produrre il bene importato, al fine di evitare elusioni e triangolazioni;
- allocazione quote per categoria di prodotto e gestione trimestrale senza riporto delle quote non utilizzate;
- approccio differenziato per Norvegia, Islanda e Liechtenstein ai sensi dell’accordo SEE, non soggetti a contingenti tariffari o dazi (certificando il “country of melt and pour”);
- adozione da parte della Commissione Ue di atti esecutivi per distribuire le quote per Paese e atti delegati per modificare volumi e regole tecniche;
- valutazioni d’impatto periodiche (prima valutazione entro 2 anni dall’adozione, successive ogni 5 anni).
Prossimi passi
La proposta seguirà la procedura legislativa ordinaria (trasmissione all’esame di Parlamento e Consiglio). Inoltre, una volta ricevuto mandato dal Consiglio, saranno avviati negoziati in ambito OMC (art. XXVIII GATT) per la modifica delle concessioni tariffarie sui prodotti interessati.
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