L’amministrazione Trump ha tempo fino al 14 ottobre per presentare ricorso alla Corte Suprema
Il 28 maggio scorso la U.S. Court of International Trade ha definito illegittimi i dazi reciproci imposti dall’Amministrazione Trump, adottati con decreto presidenziale, ex International Emergency Economic Powers Act – IEEPA del 1977.
La sentenza è stata impugnata dal governo americano presso la U.S. Court of Appeals for the Federal Circuit che lo scorso 29 agosto si è pronunciata sulla legittimità dei dazi “reciproci” respingendo le argomentazione del governo e dunque confermando la sentenza in primo grado.
Nello specifico, la Corte ha evidenziato che le misure tariffarie adottate dal Presidente Trump sulla base della normativa IEEPA eccedono i poteri conferiti al Presidente dal Congresso e pertanto sono da ritenersi illegittime.
La decisione della Corte, tuttavia, entrerà in vigore a partire dal 14 ottobre prossimo, termine entro il quale il governo USA potrà adire la Corte Suprema per richiedere un ultimo grado di giudizio.
Sebbene sia difficile prevedere l’esito finale della questione, la sentenza in secondo grado costituisce sicuramente un notevole passo in avanti per quanti auspicano un ritorno alla stabilità e prevedibilità nelle relazioni commerciali con il partner americano.
Un’eventuale conferma della decisione in ultimo grado, oltre a porre un freno all’uso dei dazi come leva di pressione politica e commerciale, produrrebbe conseguenze importanti per gli attori economici coinvolti, tra le quali la possibile restituzione dei dazi indebitamente pagati e la revisione degli accordi commerciali negoziati dagli USA con diversi partner, UE inclusa.
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