Genius Loci a Fabriano: quando identità, cultura e innovazione si incontrano

Diasen dona alla comunità l’opera multimediale che celebra il valore dei luoghi tra memoria e futuro in occasione del suo venticinquesimo anniversario

Si è svolto giovedì 13 novembre presso il Teatro Gentile di Fabriano l’evento “GENIUS LOCI: Identità, luoghi e paesaggi del territorio fabrianese”, un momento di confronto e riflessione dedicato al valore del territorio, della cultura e dell’innovazione. L’iniziativa, organizzata da Diasen – azienda italiana B-Corp attiva nei sistemi architettonici a base di sughero e materiali naturali, in occasione del suo venticinquesimo anniversario– con il patrocinio del Comune di Fabriano, ha coinvolto amministratori, professionisti, imprenditori, accademici e cittadini con l’obiettivo di esplorare l’interazione profonda tra luoghi, identità e saper fare manifatturiero.

Al centro dell’evento il concetto di Genius Loci, lo “spirito del luogo” che definisce l’identità di un territorio. Non si tratta solo di paesaggi o architetture, ma di un insieme di storia, cultura, tradizioni e saperi locali che rendono unico ogni luogo. Riconoscere il valore del Genius Loci significa apprezzare la connessione tra spazio fisico, patrimonio culturale e comunità che lo abita, generando senso di appartenenza e valore condiviso.

In questo contesto, Diasen ha presentato un progetto che ha donato alla comunità fabrianese, curato dall’architetto Francesco Ferla. L’opera multimediale, frutto dell’incontro tra tradizione e tecnologia, propone uno sguardo nuovo sul territorio fabrianese: 500 viste virtuali a 360°, di cui 50 fruibili tramite visore, migliaia di fotografie, 120 video e molte ore di riprese costituiscono un racconto visivo che unisce radici e futuro, dove i luoghi non sono solo meri spazi fisici, ma veri protagonisti del racconto culturale, capaci di generare valore per la comunità.

Per l’architetto Francesco Ferla Immergersi nel territorio fabrianese è una esperienza unica. Chiese barocche, paesaggi di bellezza disarmante, un territorio con forte identità. Una bellezza composta, riservata, che si disvela con calma, travolgendo lo spettatore.”

Il CEO di Diasen, Diego Mingarelli, ha illustrato il percorso aziendale nel suo intervento “Il tempo lungo di Diasen: tra memoria e visione”, evidenziando l’importanza di un modello imprenditoriale radicato nel territorio ma proiettato verso il futuro. Diasen nasce da una storia lunga un secolo, fatta di passione, curiosità e ricerca. Come racconta Mingarelli: “Tutto nasce cento anni fa, a Melano, vicino Fabriano, quando il mio bisnonno Lorenzo Pierantoni fondò una piccola produzione di sapone. È stato l’inizio di un lungo viaggio familiare: con i miei nonni, Dino e Gina, una fabbrica di prodotti per lavanderie industriali; con mio padre Floriano, l’Italsolventi; e infine, venticinque anni fa, la nascita di Diasen. Diasen è, in fondo, una storia di genius loci: un’impresa nata da un territorio che non ci ha soltanto ospitato, ma ci ha formati, ispirati e contaminati. Oggi Diasen lavora in tutto il mondo, portando le sue soluzioni in progetti di architettura che mettono al centro benessere, sostenibilità e materia. Con questo progetto multimediale abbiamo voluto celebrare il genius loci fabrianese restituendo alla nostra comunità uno sguardo nuovo e consapevole sul territorio: un invito a riscoprire la bellezza, l’appartenenza e la forza dei luoghi autentici.”

L’evento si è articolato in diverse sessioni di dibattito, moderate dal giornalista RAI Giampiero Marrazzo: dall’identità dei luoghi alla tecnologia, dalla memoria alla competitività dei sistemi locali.

Ad aprire i lavori il dialogo su “Genius Loci e l’anima dei luoghi: identità, tecnologie e attrattività” che ha coinvolto gli architetti Francesco Ferla e Giuliana Salmaso, insieme a Gian Pietro Simonetti, responsabile marketing di Diasen. Sulle “Identità che generano valore: il ruolo del Genius Loci nella competitività dei sistemi locali” si sono confrontati i rettori Graziano Leoni (Università di Camerino) ed Enrico Quagliarini (Università Politecnica delle Marche), insieme a Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola.

È poi intervenuto il Ceo di Diasen, Diego Mingarelli, che ha raccontato alla platea 100 anni di storia imprenditoriale familiare

È seguito il confronto tra istituzioni locali sul “Governo dei luoghi autentici”, con la partecipazione dei sindaci Marco Filipponi (Genga), Daniela Ghergo (Fabriano) e Maurizio Greci (Sassoferrato).

A chiudere l’incontro, l’intervento di Guido Castelli, Commissario Straordinario per la Ricostruzione post Sisma 2016, che ha evidenziato il valore della coesione territoriale come leva fondamentale per la rinascita e lo sviluppo delle comunità locali.

Nella mattinata, sempre al Teatro Gentile, l’opera multimediale dell’architetto Ferla è stata presentata agli  studenti delle scuole superiori della città di Fabriano, con una partecipazione di circa 450 ragazzi, a conferma della bontà di un’idea condivisa da Diasen con il Comune e con i dirigenti scolastici: la consapevolezza del territorio, l’amore per i luoghi e la custodia del Genius Loci possono diventare più forti e radicati se trovano la sponda e l’entusiasmo delle nuove generazioni, che possono imparare a guardare il territorio con occhi nuovi, perché a volte il futuro si costruisce partendo da ciò che si crede di conoscere già ma che non si conosce ancora.

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