Nuova Sabatini

L’agevolazione Sabatini cambia veste per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023

A partire dal prossimo 1 gennaio 2023 le PMI che investono in beni a basso impatto ambientale, in possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo o di prodotto o un’autodichiarazione del produttore/distributore del bene, potranno godere del contributo Sabatini calcolato al tasso del 3,575%, lo stesso previsto per i beni Industria 4.0.

La nuova circolare, oltre a disciplinare la linea green, ha inoltre introdotto alcune novità procedurali valide dal 1 gennaio 2023: la domanda si produrrà tramite la piattaforma ministeriale, sarà generato un CUP da inserire nelle fatture, e a conclusione dell’investimento sarà sufficiente inviare solo la richiesta erogazione RU. Inoltre, ai fini della verifica del rispetto del predetto limite di euro 4.000.000,00, rileva l’importo complessivo dei finanziamenti già ammessi alle agevolazioni riferiti all’impresa beneficiaria, per i quali non siano ancora scaduti i termini di durata.

Riepilogo normativa

Beneficiari

Piccole e Medie Imprese costituite e iscritte nel Registro Imprese, con sede legale o unità locale in Italia.

Interventi ammissibili

Per le imprese che operano in settori diversi da pesca e agricoltura, i programmi di investimento devono riferirsi a una delle seguenti fattispecie:

  • a) creazione di un nuovo stabilimento;
  • b) ampliamento di uno stabilimento esistente;
  • c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
  • d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
  • e) acquisizione degli attivi di uno stabilimento se lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso qualora non fosse stato acquisito. L’acquisizione deve essere fatta da un investitore indipendente a prezzo di mercato.

 

Spese ammissibili

  • Investimenti strumentali: macchinari, impianti, beni e attrezzature, software (non rientranti nella categoria “industria 4.0” o “green”). Impianti generici e impianti fotovoltaici ammessi solo se parte di un più ampio programma di investimento.
  • Investimenti 4.0: tecnologie digitali e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, individuati negli allegati 6/A e 6/B della circolare.
  • Investimenti green: macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ambientale, acquisiti da aziende in possesso di certificazione ambientale di processo (per aziende manifatturiere sono valide le certificazioni EMAS, ISO 14001, ISO 50001), oppure con idonea certificazione ambientale di prodotto (etichetta ambientale, ecologica o energetica) o autodichiarazione dei produttori, importatori o distributori. Le certificazioni ammesse sono indicate nell’allegato 6/C della circolare.


Requisiti
Autonomia funzionale (salvo introduzione di nuova funzionalità), non di mera sostituzione, nuovi di fabbrica, riferiti ad una sola unità locale.

Data di avvio (impegni giuridicamente vincolanti, fatture, pagamenti): dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda di contributo.

Data di conclusione (ultima fattura o verbale consegna per il leasing): entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.

Importo: minimo 20.000 euro massimo 4 milioni di euro. Il limite massimo include anche precedenti finanziamenti già ammessi non ancora scaduti.

Vincoli: divieto di cessione, alienazione, distrazione dei beni oggetto dell’agevolazione nei 3 anni successivi alla conclusione dell’investimento. L’impresa non potrà modificare il sistema di acquisto dei beni (leasing o acquisto diretto).

Agevolazione
Contributo in conto impianti subordinato alla stipula di un finanziamento bancario o leasing con un Istituto convenzionato. Il contributo è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso annuo del 2,75% per investimenti strumentali, oppure al tasso del 3,575% per investimenti 4.0 e green.

Contributo equivalente pari al 10% dell’importo finanziato tramite banca o leasing per beni o software 4.0 e grenn, pari al 7,7% per beni ordinari.

Caratteristiche del finanziamento

  • deliberato da una banca/leasing convenzionato: elenco disponibile sul sito del Ministero;
  • stipulato successivamente alla data di presentazione della domanda, anche prima della delibera del Ministero;
  • delibera a copertura degli investimenti fino al 100%; 
  • durata massima 5 anni, comprensiva di ammortamento o prelocazione di massimo 12 mesi, dalla stipula del finanziamento o dalla consegna o collaudo dell’ultimo bene per il leasing;
  • importo da 20.000 di euro a 4 milioni di euro per ciascuna impresa beneficiaria; 
  • erogazione in un’unica soluzione, entro 30 giorni dalla stipula del contratto di finanziamento o dalla consegna/collaudo del bene per leasing;
  • in caso di leasing, obbligo di esercitare l’opzione di acquisto all’atto della stipula del contratto;
  • possibilità di rimborso o riscatto anticipato.

Presentazione e valutazione della domanda

La domanda deve essere generata tramite piattaforma ministeriale e inoltrata con firma digitale all’Istituto di credito convenzionato via PEC, a partire dal 1 gennaio 2023. Ammissione in ordine cronologico fino ad esaurimento delle risorse.

Erogazione: a conclusione dell’investimento e totalmente pagato, secondo il piano di concessione del Ministero, in un’unica quota per finanziamenti fino a 200.000 euro, altrimenti in quote annuali. 

Richiesta entro 120 giorni dal termine ultimo per la conclusione dell’investimento. 

Per maggiori informazioni contattare Francesco Angeletti
Tel. 071 29048218 | mobile  3315758931 | email f.angeletti@confindustria.an.it

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