Il termine per la presentazione domande fissato alle ore 12.00 del 13.10.2023 è prorogato alle ore 12.00 del 16 novembre 2023
La Regione Marche ha emanato un nuovo bando che si rivolge alle PMI industriali marchigiane per supportarle nei loro programmi di crescita, innovazione e qualificazione dei propri processi produttivi.
La misura sostiene:
A) progetti di sviluppo aziendale consistenti in investimenti di innovazione e significativo ammodernamento degli impianti e dei siti produttivi esistenti, incluse le applicazioni digitali e le nuove soluzioni energeticamente efficienti, sicure e sostenibili;
B) progetti per la realizzazione di nuove unità produttive da parte di imprese già esistenti.
Dotazione finanziaria
Per la realizzazione del presente bando è stanziato un importo complessivo di € 9.608.850,00 a carico del Programma Operativo Regionale (POR) Marche – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Periodo 2021/2027 – Asse 1, O.S. 1.3, Azione 1.3.2, Intervento 1.3.2.1 e potrà essere integrato mediante risorse aggiuntive al fine di aumentare l’efficacia dell’intervento finanziario di cui:
- Euro 5.608.850,00 per la misura A
- Euro 4.000.000,00 per la misura B
È prevista una riserva di € 450.000,00 delle risorse esclusivamente destinata a favore di progetti di MPI localizzate nei borghi di cui all’art. 3 della L.R. n. 29/21 o nei comuni sotto i 5.000 abitanti. Tale riserva è suddivisa in € 350.000,00 per i progetti di cui al punto a) e 100.000,00 € per i progetti di cui al punto b).
Qualora le risorse a disposizione di ogni singola sottomisura fossero eccedenti rispetto alle domande ricevute, queste saranno utilizzate per l’altra sottomisura.
Beneficiari
Possono partecipare al presente bando micro, piccole e medie imprese industriali che abbiano già o vogliano realizzare l’unità produttiva sede dell’investimento nel territorio della Regione Marche;
Sono ammessi all’intervento gli investimenti finalizzati all’esercizio delle seguenti attività economiche (classificazione ATECO 2007):
C. ATTIVITA’ MANIFATTURIERE
E. FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO, limitatamente ai codici:
o 38. Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali
o 39. Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti
F. COSTRUZIONI
J. SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
M. ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
Massimali di investimento
Il costo complessivo ammesso alle agevolazioni per la realizzazione del progetto non può essere inferiore ad € 150.000,00 (IVA esclusa) per ciascuna impresa partecipante. Non sono previsti limiti massimi di investimento, fermi restando gli importi massimi delle agevolazioni concedibili.
Spese ammissibili e non ammissibili
Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di beni materiali, immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
A. spese per opere edili/murarie e impiantistiche (impianti elettrici, anti-intrusione, idrico-sanitari, di riscaldamento e climatizzazione, connessioni digitali) fino ad un massimo del 20% del totale delle spese ammissibili. Tali spese sono ammesse su immobili di proprietà o in locazione pluriennale, ad esclusione del comodato d’uso, e solamente se funzionali all’installazione di nuove linee produttive;
B. spese relative all’acquisto di macchinari ed attrezzature produttive di nuova fabbricazione e hardware. Sono comprese le spese relative al trasporto ed installazione dei macchinari;
C. spese per investimenti immateriali (acquisto o registrazione di brevetti, marchi, modelli, disegni, licenze, know-how, programmi informatici, software gestionali e professionali ed altre applicazioni aziendali digitali);
D. spese di progettazione e di consulenza (ad eccezione di quelle indicate nel paragrafo 5 del bando) nella misura massima del 20% delle spese di cui ai punti A), B), C);
E. spese generali (in misura forfettaria del 7% delle spese ammissibili di cui ai punti A, B) e C).
Per ogni consulenza deve essere stipulato apposito contratto scritto, nella forma semplice di scrittura privata, nel quale vengano esplicitate le attività poste in essere dal consulente.
Termini ammissibilità della spesa e tempistica dei progetti
I termini di ammissibilità della spesa sono differenti a seconda del regime agevolativo prescelto dall’impresa richiedente all’atto di presentazione della domanda.
Nel caso in cui l’impresa richiedente abbia optato per il Regime De Minimis, sono ammesse le spese effettuate a far data dal 01.01.2022, facendo fede, a tal fine la data di fatturazione.
Per gli Aiuti di Stato concessi ai sensi del Regolamento di esenzione, il progetto cofinanziato deve essere avviato successivamente al momento di presentazione della domanda. Si precisa che per data di avvio si intende la data del primo atto che determina un impegno irreversibile nei confronti del fornitore.
A prescindere dal regime agevolativo prescelto, i programmi di investimento dovranno essere realizzati e conclusi entro e non oltre i 12 mesi dalla data di notifica del decreto di concessione del contributo, salvo richiesta di proroga debitamente motivata, concessa con decreto del Dirigente del Settore Industria Artigianato e Credito.
Intensità dell’agevolazione
L’agevolazione verrà concessa sotto forma di contributo a fondo perduto, calcolato in percentuale sull’ammontare di spesa ritenuta ammissibile, secondo l’intensità di aiuto di seguito indicata ed in relazione al regime agevolativo prescelto dall’impresa.
REGIME AGEVOLATIVO | DIMENSIONE DELL’IMPRESA | INTENSITA’ DELL’AIUTO | MASSIMALE |
Reg. UE 1407/2013 (De Minimis) | Tutte le PMI | 50% | € 200.000,00 |
Reg. UE 651/2014 (in esenzione) | Micro e piccole imprese Se in zona assistita (107.3 lett. c TFUE) | 20% 35% |
€ 300.000,00 |
Medie imprese Se in zona assistita (107.3 lett. c TFUE) | 10% 25% |
€ 300.000,00 |
Divieto di cumulo
Il contributo pubblico erogato in base al presente bando non è cumulabile con altri Aiuti di Stato previsti da normative regionali, statali e comunitarie.
Nel caso in cui l’impresa abbia ricevuto altri Aiuti di Stato o contributi concessi a titolo di de minimis sul progetto di cui si chiede il finanziamento, l’impresa medesima è tenuta a trasmettere, in sede di presentazione della domanda, apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ex art. 47 DPR 28.12.2000 n. 445 (All. 8).
Il credito di imposta su beni 4.0 non è considerato aiuto di stato e, così come chiarito dall’Agenzia delle Entrate in alcune risposte ad interpelli, risulta cumulabile nel limite massimo del costo sostenuto.
Modalità di istruttoria e fasi del procedimento
L’intervento viene attuato con procedura valutativa a graduatoria.
I progetti verranno valutati sia in termini di adeguatezza e coerenza delle informazioni riportate, che in termini di qualità progettuale e di efficacia del progetto stesso sulla base dei criteri e degli indicatori definiti nel POR MARCHE 2021-2027 e specificati all’Appendice F del bando.
Saranno ammesse a contributo le sole imprese che, a seguito di valutazione, abbiano ottenuto un punteggio minimo maggiore uguale (≥) a 50 punti nel punteggio totale ponderato, al netto dei punteggi eventualmente spettanti in virtù delle premialità.
La Regione predispone 2 apposite graduatorie rispettivamente per l’intervento A) e per l’intervento B) di cui al punto 1.1, di norma entro il 120° giorno successivo all’ultimo giorno utile per la presentazione della domanda e compatibilmente con il numero di progetti presentati, provvede, quindi, all’approvazione del decreto dirigenziale contenente gli elenchi degli ammessi a finanziamento, degli ammessi ma non finanziati per insufficienza di fondi e degli esclusi indicando per questi ultimi la relativa motivazione.
Per maggiori informazioni contattare Francesco Angeletti
Tel. 071 29048218 | mobile 3315758931 | f.angeletti@confindustria.an.it