Novità normative europee in materia di rendicontazione della sostenibilità d’impresa e obbligo di due diligence – Pacchetto Omnibus
Il Parlamento europeo ha approvato il cosiddetto pacchetto “Omnibus”, un intervento normativo volto a semplificare e razionalizzare l’impianto regolatorio europeo in materia di sostenibilità d’impresa.
Il provvedimento, tra le altre cose, incide anche su:
- ambito di applicazione degli obblighi di rendicontazione della sostenibilità (CSRD);
- soglie dimensionali per l’assoggettamento alle norme;
- tempistiche di entrata in vigore degli obblighi di due diligence ambientale e sociale (CSDDD).
Nuove soglie per la rendicontazione di sostenibilità (CSRD)
Con il pacchetto Omnibus, l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità viene limitato alle imprese che superano le seguenti soglie:
- 1000 dipendenti,
- e fatturato annuo superiore a 450 milioni di euro.
L’innalzamento delle soglie comporta l’esclusione di circa l’80% delle imprese inizialmente interessate dagli obblighi previsti dalla CSRD.
Modifiche alla direttiva sulla due diligence di sostenibilità (CSDDD)
Il pacchetto Omnibus introduce anche rilevanti modifiche alla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), sia in termini di platea dei soggetti obbligati sia di tempistiche.
Saranno soggette agli obblighi di due diligence ambientale e sociale solo le imprese che:
- hanno almeno 5000 dipendenti;
- e un fatturato annuo pari o superiore a 1,5 miliardi di euro.
È previsto un rinvio di un anno dell’entrata in vigore degli obblighi derivanti dalla CSDDD, che troveranno applicazione a partire dal 2029.
Impatti amministrativi stimati
Secondo le stime della Commissione europea, le modifiche introdotte dal pacchetto Omnibus determinano una riduzione degli oneri amministrativi complessivi pari a circa 4,5 miliardi di euro, grazie:
- alla riduzione del numero di imprese soggette agli obblighi;
- alla semplificazione dei requisiti di reporting e controllo.
Quadro di riferimento
Le modifiche si inseriscono nel più ampio contesto delle politiche europee volte a:
- migliorare la competitività del sistema produttivo europeo;
- razionalizzare l’impatto regolatorio sulle imprese;
- mantenere gli obiettivi generali di sostenibilità ambientale e sociale.
Prossime scadenze
Dopo il voto in plenaria del Parlamento europeo, il pacchetto “Omnibus I” dovrà essere formalmente adottato anche dal Consiglio dell’UE, dove non si prevedono difficoltà.
La normativa entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, successivamente la normativa dovrà essere recepita dalle legislazioni nazionali.
Si ricorda che già con la Direttiva (UE) 2025/794, pubblicata il 16 aprile 2025, è stato modificato l’articolo 5, paragrafo 2 della Direttiva CSRD, posticipando di due anni l’entrata in vigore degli obblighi di rendicontazione. In particolare, si ricorda che per le grandi imprese l’obbligo, dopo il rinvio, partirà dagli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2027 (anziché 1° gennaio 2025). Questo significa che la prima pubblicazione avverrà dal 2028
Ora quando sarà pubblicata sulla gazzetta ufficiale e recepita dagli stati membri, la nuova normativa, verranno innalzate, come scritto sopra, le soglie dimensionali delle imprese che saranno soggette agli obblighi di rendicontazione.
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