Cultura d’impresa e buone pratiche per un modello di crescita orientato ai valori e al territorio
Sostenibilità, creatività e valore umano come motori del cambiamento. Questi i temi che hanno guidato il secondo appuntamento autunnale del Club della Qualità di Confindustria Ancona, ospitato dal Gruppo Pigini, storica realtà marchigiana dove tecnologia e identità produttiva convivono in un equilibrio virtuoso.
Fondata da Don Lamberto Pigini, l’azienda è oggi un punto di riferimento per il sistema economico regionale e riunisce due componenti complementari: Tecnostampa, specializzata nella stampa industriale di alta precisione, ed ELI Edizioni, protagonista a livello internazionale nell’editoria scolastica e linguistica.
Un contesto ideale per un confronto vivace e costruttivo, che ha messo in evidenza come formazione, cultura organizzativa, innovazione e responsabilità sociale possano tradursi in strumenti concreti di crescita e competitività.
“Abbiamo attraversato decenni di trasformazioni – ha ricordato Giuseppe Casali, protagonista dello sviluppo di Tecnostampa – restando fedeli a un principio: la qualità nasce dal rispetto per il lavoro e per le persone. Le macchine cambiano, ma il valore umano resta la nostra tecnologia più avanzata.”
Sulla stessa linea, Michele Casali, amministratore delegato del gruppo editoriale e vicepresidente di Confindustria Ancona con delega al Capitale umano e ai rapporti con la scuola, che ha sottolineato l’importanza della cultura d’impresa come elemento distintivo: “In un’organizzazione ad alta intensità di capitale umano – ha affermato – la cultura è la vera infrastruttura. L’intelligenza artificiale accelera i processi, ma solo l’intelligenza delle persone genera fiducia, visione e progresso condiviso.”
Nel corso della visita, i partecipanti hanno potuto conoscere da vicino una realtà che oggi conta oltre 350 collaboratori, è presente in più di 90 Paesi e continua a investire in tecnologie responsabili, formazione e transizione digitale.
Tra le buone pratiche evidenziate: la valorizzazione dei talenti interni, la mobilità professionale come occasione di crescita, una leadership partecipativa basata sull’ascolto e un impegno autentico verso la sostenibilità sociale, che rafforza il legame tra impresa e comunità.
L’incontro ha confermato il ruolo del Club della Qualità come laboratorio di idee e sperimentazione, capace di promuovere modelli di sviluppo fondati su visione condivisa, coesione e responsabilità.
“Il Club della Qualità – ha dichiarato Diego Mingarelli, presidente di Confindustria Ancona – è la palestra in cui le aziende marchigiane imparano a crescere insieme. Cultura, responsabilità e innovazione sono le chiavi per rendere il nostro territorio competitivo e coeso.”
“Le persone non sono una variabile economica, ma la vera forza del sistema produttivo. L’impresa è un atto di fiducia collettiva: mettere al centro chi vi lavora significa costruire il futuro”, ha concluso Alessandro Nanni, vicepresidente di Confindustria Ancona con delega alla sostenibilità e coordinatore del Club della Qualità.