Inasprito ulteriormente il quadro sanzionatorio comunitario nei confronti della Russia
Il 23 febbraio scorso, in occasione del secondo anniversario dall’avvio del conflitto russo-ucraino, l’Unione europea ha adottato ulteriori misure sanzionatorie che si concentrano sulle reti di approvvigionamento da parte russa di equipaggiamento militare e di tecnologie avanzate, colpendo, tra l’altro, anche società di Paesi terzi coinvolte nell’elusione delle restrizioni e nel sostegno diretto al complesso militare e industriale russo.
Le nuove misure fanno capo ai seguenti atti legislativi:
- Decisione PESC 2024/746;
- Regolamento (UE) 2024/745;
- Decisione PESC 2024/747;
- Regolamento di esecuzione 2024/753.
Anche questo nuovo pacchetto di sanzioni, il tredicesimo dall’avvio del conflitto, contiene misure restrittive di carattere soggettivo, che si traducono nell’inserimento, tra i soggetti “listati”, di ulteriori società ed individui connessi al settore militare russo, e di carattere merceologico, consistenti in un ampliamento dei prodotti “sensibili” che potrebbero contribuire al rafforzamento militare e tecnologico o allo sviluppo del settore della difesa e della sicurezza della Russia.
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