Al via il nuovo corso universitario dedicato all’imprenditoria familiare istituito da Confindustria Ancona e Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con AIDAF
Ancona, 29 ottobre 2025 – Parte ad Ancona un nuovo corso dedicato all’imprenditoria familiare, istituito presso il Dipartimento di Management della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche e fortemente voluto da Confindustria Ancona, in collaborazione con l’Ateneo e AIDAF, l’Associazione Italiana delle Imprese Familiari. Un progetto condiviso per affrontare il cambiamento e il passaggio generazionale, per sostenere la continuità e il futuro delle aziende familiari marchigiane, storicamente spina dorsale dell’economia locale, con il supporto di formazione, ricerca e un Osservatorio regionale dedicato.
Il nuovo corso universitario è stato presentato oggi durante l’incontro “Traiettorie di sviluppo per le imprese familiari”, nella sede di Confindustria Ancona, con la partecipazione di:
- Diego Mingarelli, Presidente di Confindustria Ancona;
- Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche;
- Roberta Fileni, Vicepresidente di Confindustria Ancona con delega alle Imprese familiari;
- Cristina Bombassei, Presidente di AIDAF;
- Andrea Perna, Direttore Dipartimento di Management Università Politecnica delle Marche;
- Francesco Casoli, Presidente di Elica.
- Monica De Pau Public Relation Manager Marche, Umbria, Emilia Romagna Azimut
- Mauro Lenzi Vicedirettore Generale Aon
- Jessica Lanari Senior Partner Deloitte, Audit & Assurance
A portare i saluti istituzionali è stato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Giacomo Bugaro. Tra le autorità presenti anche l’assessore regionale al Lavoro Tiziano Consoli.
Dall’analisi condotta su oltre 460 imprese associate a Confindustria Ancona emerge che la governance delle imprese marchigiane è solida e consolidata, ma fortemente concentrata nelle mani delle generazioni più mature: solo il 10% dei componenti dei Consigli di Amministrazione ha meno di 40 anni, quattro imprese su cinque non includono giovani under 41 nei propri CDA, mentre quasi la metà dei consigli è composta solo da over 50. Pur garantendo esperienza, questo modello di governance rischia di frenare il ricambio generazionale e l’innovazione, in un momento in cui molte imprese familiari dovranno affrontare nei prossimi 10–15 anni una fase decisiva di transizione e rinnovamento.
L’accordo, nato da questa consapevolezza, ha un duplice obiettivo che unisce formazione e impresa: da un lato promuovere attività didattiche legate al tessuto economico marchigiano; dall’altro offrire alle aziende competenze e strumenti per affrontare i cambiamenti in corso, guidare i processi di innovazione, rafforzare la governance, gestire il passaggio generazionale e individuare nuove strategie di sviluppo.
Il corso sarà affidato ad un ricercatore universitario dedicato, selezionato tramite bando pubblico, che avrà un ruolo chiave nello sviluppo di percorsi didattici e nel coordinamento delle attività di supporto alle imprese familiari, con iniziative di aggiornamento e confronto rivolte a manager, imprenditori e ai figli che si preparano a guidare l’azienda di famiglia. Già nei prossimi mesi è previsto un ricco programma di seminari, workshop e incontri dedicati al tema dell’imprenditoria familiare.
A questo si aggiunge la creazione di un Osservatorio regionale sulle imprese familiari, con sede presso il Dipartimento di Management. Una struttura permanente di analisi e confronto, dedicata a studiare l’evoluzione delle imprese familiari marchigiane, individuare best practice e offrire strumenti utili per affrontare le sfide del mercato e del ricambio generazionale. Attraverso report, seminari e attività divulgative, l’Osservatorio metterà a disposizione del sistema produttivo regionale conoscenza e orientamento strategico.
AIDAF, partner istituzionale dell’iniziativa, da sempre all’avanguardia sul tema della continuità d’impresa nelle realtà familiari, contribuirà con esperienze e best practice raccolte a livello nazionale, rafforzando la rete e le collaborazioni con altre università italiane.
Con un’incidenza di 10,8 aziende ogni 1.000 abitanti, le Marche, terra di manifattura diffusa dove il “saper fare” si tramanda di generazione in generazione, vantano un’elevata densità imprenditoriale, espressione di un modello economico fondato sulla piccola e media impresa familiare. Oltre il 70% delle imprese marchigiane con più di tre addetti infatti è controllata da una persona fisica o da una famiglia. Grazie a questo accordo, le Marche si candidano a diventare un laboratorio nazionale per la crescita delle imprese familiari, valorizzando il patrimonio imprenditoriale locale e mettendo a sistema competenze, formazione e visione.
“Si tratta di un passaggio storico, perché per la prima volta nel Centro Italia un’associazione territoriale di Confindustria sostiene direttamente un corso universitario e un progetto di ricerca su questo tema, avviando una collaborazione stabile tra mondo produttivo e accademico. Un progetto che punta a favorire uno scambio continuo di esperienze e competenze, capace di accompagnare il ricambio generazionale e stimolare l’innovazione” dichiara Diego Mingarelli, Presidente Confindustria Ancona. “È un investimento sui giovani e sul futuro: un’occasione per formarsi, crescere e contribuire allo sviluppo del tessuto economico. Solo valorizzando le capacità e sostenendo chi guida il cambiamento possiamo assicurare continuità alla nostra tradizione d’impresa e renderla sempre più aperta e dinamica”.
“La formazione è una leva strategica per garantire la continuità e la competitività delle imprese familiari nel tempo. Con questa iniziativa, AIDAF rinnova il proprio impegno nel sostenere la crescita delle nuove generazioni di imprenditrici e imprenditori, favorendo il dialogo tra mondo accademico e sistema produttivo” afferma Cristina Bombassei, Presidente AIDAF. “Le Marche rappresentano un territorio simbolo di imprenditorialità diffusa e di valori familiari forti: investire nella conoscenza e nella cultura d’impresa significa investire nel futuro del Paese”.
“L’imprenditoria familiare – sottolinea il Rettore Univpm Gian Luca Gregori – è un pilastro fondamentale dell’economia marchigiana, e come Università abbiamo il dovere di sostenerne l’evoluzione, accompagnandola nei processi di innovazione e nel delicato momento del passaggio generazionale e non solo. Per questo verrà attivato un osservatorio sulle imprese familiari e promosso un nuovo contratto di insegnamento sul tema del family business”
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