Certificazione della parità di genere

Cos’è

Si tratta di un riconoscimento facoltativo, che attesta le politiche e le misure concrete adottate per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità all’interno dell’azienda.

Questa vuole quindi accompagnare ed incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche. Ha inoltre l’obiettivo di assicurare una maggiore qualità del lavoro femminile, promuovendo la trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese.

Il “Sistema di certificazione della parità di genere” è un intervento finanziato dal PNRR, in particolare che deriva dalla legge Gribaudo n.162/2021 e dalla prassi UNI/PdR 125:2022, che detta i criteri per l’assegnazione della certificazione in favore delle aziende.

Per le sole micro, piccole, e medie imprese, al fine di facilitarne il processo di adeguamento, potrà esserci possibilità di finanziamenti destinati sia a supportare servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione sia a sostenere i costi di certificazione finali.

Attestare la parità di genere in azienda rappresenta un motore di cambiamento culturale, cioè un’attribuzione che non si esaurisce nel momento del suo riconoscimento formale, ma che comporta l’implementazione di un sistema di gestione progressivamente diretto a garantire il miglioramento e il mantenimento dei livelli di parità di genere.

Vantaggi della certificazione

Oltre ad una questione sociale, il possesso della certificazione comporta anche vantaggi economici: dagli esoneri contributivi previdenziali ai punteggi premiali nell’ambito di procedure dirette all’aggiudicazione di contratti pubblici.

La legge Gribaudo prevede infatti che alle imprese certificate sia riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.
Inoltre, il datore di lavoro è esonerato dal versamento dei contributi previdenziali per un valore dell’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui.

Come ottenere la certificazione

Al rilascio della certificazione provvedono gli organismi di certificazione accreditati presso Accredia, ad oggi 21.

La prassi UNI/PdR 125:2022 prevede l’adozione di specifici indicatori, in relazione a 6 aree di valutazione per le differenti variabili che contraddistinguono un’organizzazione rispettosa della parità di genere:

  1. Cultura e strategia
  2.  Governance
  3.  Processi Human Resources
  4. Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda
  5. Equità remunerativa per genere
  6. Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

Ogni area, come ogni indicatore al suo interno, è contraddistinta da un peso percentuale, che contribuisce alla misurazione del livello attuale dell’organizzazione e rispetto al quale è misurato il miglioramento nel tempo.

È previsto il raggiungimento del punteggio minimo complessivo del 60% per determinare l’accesso alla certificazione da parte dell’organizzazione.
Questa poi avrà validità triennale e sarà soggetta a monitoraggio annuale.

Confindustria Ancona si sta impegnando per affiancarti nel tuo percorso verso l’ottenimento della certificazione.

Per maggiori informazioni contattare 

Chiara Mancini
Tel. 071 29048241 | sostenibilita@confindustria.an.it

Stefano Sansonetti
Tel. 071 29048280 | s.sansonetti@confindustria.an.it

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