"Cos’è sostenibile non ce lo siamo detti da soli. Bisogna sempre ancorarsi a qualcosa che è riconosciuto e certificato da terzi. Ma non basta. Non basta perché spesso la realtà supera le idee. Gli enti certificatori verificano ciò che già c’è realmente, ma spesso il movimento ambientalista ed ecologico va avanti anticipandoli"
Giovanni Spinozzi, Pierpaoli srl
Il biologico cosa c’entra con la cosmetica?
Pierpaoli opera nel settore professionale di prodotti di cosmesi e detergenza per la persona e l’ambiente.
Nel 2006 realizza la sua prima linea equosolidale trainata dalla passione personale dell’imprenditore. Da qui percorre un percorso di riconversione e sviluppo aziendale verso il biologico tradizionale cercando di renderlo biologico “democratico”, ed estendendosi ad altri mercati, quindi verso negozi al dettaglio e GDO.
Il biologico cosa c’entra con la cosmetica? Il punto di base è il non utilizzo dei pesticidi nelle piantagioni, ma nella mente dei consumatori il risalto è sulla salubrità della materia prima a contatto con la persona.
La sostenibilità è alla fonte, la riduzione dell’impatto ambientale è percepita nella sicurezza della pelle che riceve il prodotto, e questo permette di incrementare la fiducia e il giro d’acqusti, così anche ottenendo un beneficio a livello più ampio, a livello mondiale.
Ad oggi il 60-70% della produzione di Pierpaoli è realizzata con criteri sostenibili: “Cos’è sostenibile non ce lo siamo detti da soli, ed è molto importante. Bisogna sempre ancorarsi a qualcosa che è riconosciuto e certificato da terzi. Ma non basta. Il disciplinare è il minimo da cui partire. Non basta perché spesso la realtà supera le idee. Gli enti certificatori verificano ciò che già c’è realmente, ma spesso il movimento ambientalista ed ecologico va avanti anticipandoli”.
La conversione ecologica della produzione è trainata dalla popolazione, da soddisfare ed assecondare puntando molto sulla ricerca e lo sviluppo dei prodotti e del packaging. Packaging che Pierpaoli ha l’obiettivo anche di dotare delle informazioni sui livelli di Co2 emessi lungo il ciclo di vita del prodotto, in modo da rendere edotto il consumatore sull’impatto ambientale del proprio acquisto.
Sostenibilità ambientale anche per quanto riguarda il rapporto di diluizione in acqua del prodotto ecologico, che riesce a ridurre lo stress idrico e le lavorazioni necessarie lungo i cicli di depurazione.
Non da meno importanza, la sostenibilità sociale è capitanata dalla valorizzazione delle persone, dalla compatibilità della vita familiare e lavorativa, dalla formazione. Inoltre, la valorizzazione del territorio, grazie alla collaborazione con le scuole, agli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, e alla collaborazione con cooperative sociali, ha permesso all’azienda di inserirsi totalmente nel contesto locale di riferimento.
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