Legge di Bilancio 2025: misure a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane

Interventi sulla disciplina del Fondo 394/81 gestito da SIMEST

La Legge di Bilancio n. 207/2024, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 305, Supplemento ordinario n. 43/L del 31 dicembre 2024, prevede, tra le varie misure, anche interventi di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Nello specifico, i commi da 463 a 469 intervengono sulla disciplina del Fondo 394/81 gestito da SIMEST prevedendo che:

  • una quota parte delle risorse del fondo rotativo, fino a 200 milioni di euro, possa essere utilizzata per concedere finanziamenti agevolati alle imprese che intendano effettuare investimenti nell’America centrale o meridionale oppure che stabilmente siano presenti o esportino o si approvvigionino nell’America centrale o meridionale ovvero che siano stabilmente fornitrici delle predette imprese, al fine di sostenerne investimenti produttivi o commerciali, investimenti per il rafforzamento patrimoniale nonché investimenti per innovazione tecnologica, digitale, ecologica e investimenti per la formazione del personale. La misura prevede un finanziamento a tasso agevolato unitamente ad un cofinanziamento a fondo perduto del 10%, che sale al 20% qualora la domanda sia presentata da un’impresa localizzata nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Viene infine previsto che le domande di finanziamento agevolato riguardanti progetti in America centrale o meridionale, presentate fino al 31 dicembre 2026, siano esentate, a domanda del richiedente, dalla prestazione della garanzia;
  • lo strumento “Potenziamento mercati africani”, dedicato alle imprese italiane che sono stabilmente presenti o esportano o si approvvigionano nel continente africano, o che sono stabilmente fornitrici delle predette imprese – e a cui è riservata una quota pari a 200 milioni di euro del Fondo 394/81 – venga esteso alle imprese che intendano effettuare investimenti in Africa;
  • le domande di finanziamento agevolato a valere sul fondo rotativo 394/84, a sostegno delle iniziative volte alla transizione digitale o ecologica di cui all’art. 7 del decreto del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale 1° giugno 2023 (GU n. 164 del 15 luglio 2023), presentate fino al 31 dicembre 2026 dalle imprese a forte consumo di energia elettrica di cui all’art.3, commi da 1 a 3, del D.L. 29 settembre 2023, n. 131, convertito con modificazioni dalla Legge 27 novembre 2023, n. 169, o dalle imprese che hanno intrapreso comprovati percorsi di incremento dell’efficienza energetica, siano esentate, a domanda del richiedente, dalla prestazione della garanzia e ammesse al cofinanziamento a fondo perduto nella misura del 20% dei finanziamenti concessi.

I commi da 474 a 481, invece, istituiscono nell’ambito del Fondo 394/81 tre nuove sezioni, ognuna dotata di contabilità separata:

  • Sezione Crescita”: con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro per l’anno 2025, è destinata all’acquisizione, anche in Italia, di quote non di controllo del capitale di rischio, nonché all’eventuale concessione di finanziamento di soci o alla sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, di piccole e medie imprese, nonché di imprese a media capitalizzazione, al fine di sostenerne i processi di internazionalizzazione e la crescita sui mercati internazionali. Le operazioni dovranno essere effettuate a condizioni di mercato, in co-investimento con operatori privati e alle medesime condizioni applicate dagli stessi, o comunque non peggiorative;
  • Sezione Investimenti infrastrutture”: con una dotazione anch’essa di 100 milioni di euro per l’anno 2025, è destinata all’acquisizione di quote non di controllo del capitale di rischio di società estere, anche di scopo, partecipate, anche indirettamente, da imprese italiane e impegnate nell’esecuzione di contratti all’estero di interesse strategico con il coinvolgimento delle filiere produttive italiane;
  • Sezione Venture capital e investimenti partecipativi”: tale sezione è destinata ad interventi che possono consistere, oltre che nell’acquisizione di quote di partecipazione nel capitale di società estere, anche nella sottoscrizione di strumenti finanziari o partecipativi, compreso il finanziamento di soci.

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