I nuovi standard sociali di rendicontazione sulla sostenibilità

Si esaminano brevemente di seguito i contenuti delle bozze dei quattro standard sociali per la rendicontazione della sostenibilità rivisti dall’EFRAG e trasmessi alla Commissione UE lo scorso novembre.

Con l’adozione della direttiva CSRD la Commissione Europea ha l’obiettivo di migliorare la comunicazione societaria sugli aspetti della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, promuovendo la comparabilità e la trasparenza delle informazioni, per contribuire alla transizione verso un sistema economico e finanziario pienamente sostenibile e inclusivo, in coerenza con il Green Deal europeo, con il Piano UE sulla Finanza Sostenibile, in conformità agli obiettivi dell’Agenda 2030.
Si ricorda che la direttiva CSRD ha esteso il perimetro applicativo dei nuovi obblighi di rendicontazione, rispetto alla precedente legislazione sulla Disclosure Non Finanziaria, includendo tutte le società quotate in mercati regolamentati europei (comprese le PMI ma escluse le micro-imprese) e le grandi imprese che presentano almeno due dei tre seguenti elementi: 1) un numero medio di dipendenti su base annua superiore a 250 (così abbassando la precedente soglia di 500 dipendenti, prevista dalla direttiva del 2014 sulla Non Financial Disclosure), 2) 20 milioni di euro di totale attivo, e 3) 40 milioni di euro di fatturato.
Quanto al concreto impatto della direttiva CSRD sulle imprese associate al Sistema Confindustria, risultano soggette alla nuova legislazione sulla comunicazione di sostenibilità 4.242 aziende associate, che coprono circa 336 miliardi di euro di valore aggiunto (fonte: CSC). A livello europeo, si stima un impatto su ca. 46.000 imprese (fonte: BusinessEurope).

L’EFRAG ha inoltre avviato i lavori per la predisposizione di alcuni standard settoriali, che riguarderanno in particolare cinque settori già inclusi negli standard GRI (agricoltura, industrie estrattive del carbone, miniere, petrolifero e gas), nonché altri cinque settori considerati ad alto rischio: produzione energetica, trasporto su strada, produzione autoveicoli, cibi e bevande, tessile.
Saranno inoltre elaborati anche degli standard semplificati per le PMI quotate.

COSA PREVEDONO LE BOZZE IN MERITO AI QUATTRO STANDARD SOCIALI

Le bozze degli standard sociali elaborate dall’EFRAG, trasmesse alla Commissione UE il 15 novembre 2022 applicabili alle grandi imprese così come definite sopra, sono complessivamente quattro:

  • S-1 (Social) Own workforce (Dipendenti dell’impresa)
  • S-2 – Workers in the value chain (Lavoratori nella catena di valore)
  • S-3 – Affected Communities (Comunità interessate)
  • S-4 – Consumers/End-Users (Consumatori/Utenti finali).

Ciascuno standard si articola, a sua volta, in una serie di requisiti informativi di dettaglio, che descrivono più specificamente il tipo di informazione che l’impresa dovrà fornire nell’attività di rendicontazione. L’informazione di sostenibilità avrà natura quantitativa e qualitativa (narrativa), e dovrà essere di carattere retrospettivo ma anche prospettico (forward-looking).

Si riporta in allegato alla presente notizia una descrizione sintetica del contenuto di ciascuno degli standard sociali previsti dall’EFRAG.

Per maggiori informazioni contattare Giampaolo Santinelli
Tel. 071 29048227 | mobile  3346634815 | email g.santinelli@confindustria.an.it

Se hai bisogno di contattare i nostri uffici puoi accedere, dal pulsante 

 a tutti i nostri contatti che possono essere ordinati e filtrati per Cognome, Nome, reparto ecc.

ULTIME NEWS

Chiusura uffici 26 aprile

Gli uffici del sistema Confindustria Ancona rimarranno chiusi venerdì 26 aprile Per comunicazioni urgenti potete contattare Paolo Centofanti 3487714382  Se hai bisogno di contattare i nostri uffici puoi accedere, dal pulsante 

Leggi Tutto »