Quando un’azienda sceglie l’arte per celebrare la propria storia e sottolineare l’evoluzione
Il 18 dicembre inaugura Legàmi Forti – 60 anni di Roser, un progetto tra arte e impresa che racconta il valore di ciò che unisce, promosso dall’azienda italiana specializzata in adesivi industriali ad alte prestazioni.
Come celebrare sessant’anni di attività e valorizzare un prodotto invisibile, ma indispensabile? Roser ha trovato la risposta nell’essenza stessa della sua attività: dando forma e sostanza a quei legami solidi e duraturi che ogni giorno i suoi adesivi aiutano a costruire. Nasce così Legàmi Forti – 60 anni di Roser, una mostra che, attraverso l’arte, intreccia storia e futuro dell’azienda. L’appuntamento è al Palazzo del Podestà di Fabriano per l’anteprima a inviti il 18 dicembre. L’esposizione sarà aperta a tutti dal 19 al 23 dicembre.
Storia.
Il lavoro di Roser si nasconde dentro oggetti finiti che fanno parte della nostra vita quotidiana: arredi, accessori, elementi tecnici o decorativi che tengono insieme materiali diversi grazie a colle dalla forza invisibile, ma essenziali. Dietro ogni formula c’è un sapere artigianale e tecnico, tramandato di generazione in generazione, fatto di test, esperienza e attenzione estrema alle esigenze del cliente. Creare legami rappresenta il punto di partenza e l’obiettivo finale di Roser: legami concreti e materici, come quello con il territorio in cui l’azienda è radicata. Fabriano e la sua grande tradizione industriale hanno accolto e alimentato la crescita dell’impresa, contribuendo a farla diventare un’orgogliosa rappresentante del Made in Italy più autentico, anche sul mercato internazionale. Per questo non poteva esserci luogo più adatto e identitario in cui organizzare la mostra e celebrare i suoi sessant’anni di attività.
Arte.
Il linguaggio dell’arte diventa il mezzo per dare forma visibile a ciò che normalmente resta nascosto. Il progetto ha coinvolto tre giovani artisti italiani – Ado Brandimarte, Guendalina Urbani e Lorenzo Gnata – ai quali Roser ha chiesto di reinterpretare il suo approccio, realizzando opere che diano sostanza a ciò che la colla rappresenta: un’energia invisibile in grado di unire, sostenere e far durare. La mostra, la cui direzione è affidata alla curatrice Francesca Canfora, non vuole essere un semplice evento celebrativo, ma un vero e proprio gesto culturale. Gli artisti sono stati protagonisti di una residenza di tre giorni negli spazi dell’azienda, per immergersi nel suo mondo, conoscere i prodotti, le persone e il territorio che la animano. L’esperienza della residenza artistica è stata, prima di tutto, un’occasione di scambio e approfondimento e ha rappresentato il primo passo nel processo di realizzazione delle opere.
Futuro.
Le creazioni degli artisti diventano metafora e reinterpretazione dell’azienda, un’occasione per celebrare la sua storia e guardare avanti. Fondata nel 1965, Roser vive i suoi primi sessant’anni non come un punto di arrivo, ma come un’ulteriore tappa verso il futuro che sta costruendo. Per prepararsi alle nuove sfide di mercato, forte di una tradizione fatta di solide conoscenze e professionalità, ha intrapreso un percorso di rinnovamento durato un anno, che l’ha portata a una nuova brand identity. Il progetto culmina e si concretizza nella mostra, espressione coerente della sua nuova identità visiva: solida, contemporanea, ispirata.
La mostra Legàmi Forti – 60 anni di Roser sarà aperta al pubblico a Palazzo del Podestà, Fabriano, dal 19 al 23 dicembre 2025, con ingresso gratuito. Un’occasione per scoprire come l’eccellenza manifatturiera italiana possa dialogare con l’arte contemporanea, trasformando un prodotto tecnico in narrazione culturale.
Roser
È il 1965 quando Rosilio Petrucci realizza la sua prima colla. Una forte determinazione e tanta dedizione lo portano a fondare Roser. Ha così inizio un lungo percorso, fatto di ricerca, di prove, di studio e lavoro artigianale che prosegue ancora oggi. Nel tempo, l’azienda si è affermata per la qualità e affidabilità dei suoi prodotti: adesivi e diluenti ad alte prestazioni che assecondano le necessità di diversi settori industriali. Tutto è iniziato con il mondo degli elettrodomestici, per espandersi poi al calzaturiero, all’automotive, alla nautica fino alla moda. Dalla fondazione a oggi sono arrivati nuovi mercati all’estero, nuove tecnologie, soluzioni sempre più sostenibili e all’avanguardia, ma altri aspetti sono rimasti saldi: la dimensione familiare e il contatto con il territorio d’origine, Fabriano. In occasione dei suoi sessant’anni, l’azienda ha intrapreso un processo di rinnovamento per affrontare le sfide che l’attendono con un approccio innovativo ma fedele alla tradizione. Nasce da qui il progetto Legàmi Forti – 60 anni di Roser, un racconto di ricerca, di relazioni e di un lavoro che continua a migliorarsi ogni giorno, con la stessa integrità e curiosità che hanno ispirato la prima colla.
«La storia di Roser è una storia di famiglia – racconta l’amministratrice delegata dell’azienda Giorgia Biancini – quella del suo fondatore Rosilio Petrucci e quella costruita negli anni da lui e da chi ne ha raccolto l’eredità con le persone che hanno lavorato e lavorano tuttora in azienda. La mostra Legàmi Forti è un momento di celebrazioni di quanto è già stato e anche un’occasione di lancio del futuro che aspetta Roser. Lo facciamo con un evento all’insegna dell’arte, che sa essere leggera e persistente, proprio come i nostri prodotti.»
Francesca Canfora è curatrice indipendente e architetta, con una solida esperienza nella progettazione culturale e nella curatela di eventi e mostre per gallerie, fiere e istituzioni. Dal 2019 è vicepresidente del Comitato tecnico-scientifico per l’Architettura e l’Arte Contemporanea del Ministero della Cultura; è ideatrice e direttrice artistica di Germinale-Monferrato Art Fest, rassegna di arte contemporanea diffusa in vari comuni del Monferrato.
Ado Brandimarte è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Collabora con la UAD di Cluj-Napoca e porta avanti parallelamente la propria ricerca artistica e lo spazio indipendente “Officine Brandimarte”. Tra i suoi progetti più significativi, nel 2017 ha realizzato il Monumento alle vittime del terremoto di Accumoli. Nel 2023 si è tenuta la sua personale Tutto ciò che non appare, è a Macerata, e la collettiva E la mia patria è dove l’erba trema alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Guendalina Urbani lavora principalmente con l’installazione e la scultura creando oggetti immaginari, contraddittori e ambigui attraverso la combinazione di materiali di varia natura. La sua ricerca si concentra sul rapporto tra percezione e sogno. Dal 2018 è uno dei membri di Spazio In Situ, a Roma. Tra le principali esposizioni si annoverano: Tensione personale presso Sutura, Torino (2025); la collettiva Materia Nova presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma (2021) e in ultimo lo stand monografico della Galleria Umberto Benappi presente ad Artissima, Torino (2025).
Lorenzo Gnata è diplomato all’Accademia Albertina di Torino. La sua ricerca artistica indaga l’esistenza contemporanea, intrecciando concetto e percezione in una tensione poetica che trascende il visibile. La sua cifra distintiva è l’uso della penna 3D per trasformare segni grafici bidimensionali in sculture tridimensionali. Le sue opere sono state esposte alla Tate Britain-Late di Londra e al Palazzo delle Esposizioni di Roma.