Novità introdotta dal c.d. decreto salva-conti per la fruizione dei crediti d'imposta su investimenti 4.0 e ricerca e sviluppo
Per monitorare con tempestività l’utilizzo dei crediti d’imposta sugli investimenti delle imprese, l’art.6 del Dl 39/2024, in vigore dal 30 marzo, introduce una nuova condizione di fruibilità: la comunicazione al ministero delle Imprese e del Made in Italy, in via preventiva e a consuntivo, delle spese agevolate e dei crediti maturati sui beni 4.0 e sulle attività di R&S, Innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
Le imprese che intendono usufruire di tali crediti dovranno comunicare preventivamente, in via telematica, l’importo totale degli investimenti pianificati, la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione che si intendono effettuare a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge.
Questa comunicazione dovrà essere aggiornata una volta completati gli investimenti.
L’obbligo di comunicazione ex ante scatta, secondo la formulazione normativa (non particolarmente chiara), per gli investimenti che «si intendono effettuare» dal 30 marzo 2024. È da ritenere che la comunicazione ex ante debba effettuarsi, a partire dalla suddetta data, prima di concludere il contratto con il fornitore (investimenti 4.0) o di avviare un progetto di R&S. Non essendo evidentemente ipotizzabile che le imprese debbano sospendere gli ordini ai fornitori in attesa che ci sia il modello telematico, andrà previsto in via transitoria un congruo termine per comunicare investimenti già avviati dal 30 marzo.
Al completamento dell’investimento (o delle attività di ricerca) che era stato comunicato ex ante, l’impresa dovrà trasmettere una seconda comunicazione per aggiornare e rendicontare gli importi già indicati.
La comunicazione telematica di completamento degli investimenti (ex post) va effettuata anche per gli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al giorno antecedente alla data di entrata in vigore del Dl 39/2024 (29 marzo 2024).
La comunicazione ex post riguarda anche gli importi degli investimenti 4.0 (ma non anche delle attività di R&S) «relativi» al 2023 (dovrebbero essere gli investimenti effettuati in tale anno ai sensi dell’articolo 109 del Tuir) e i relativi crediti di imposta maturati e non ancora compensati al 30 marzo 2024. Anche per tali crediti la comunicazione è condizione di compensabilità; la mancata comunicazione blocca l’utilizzo dei tax credit nel modello F24.
Le comunicazioni ex ante ed ex post dovranno essere effettuate tramite un nuovo modello che verrà approvato con successivo decreto direttoriale.
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